A chi non è capitata un’emergenza baby sitter? Quando hai bisogno di una baby sitter a chiamata che risolva un imprevisto e non sai a chi rivolgerti, non sai come reagiranno i bambini, non hai tempo di spiegarle tutto quello che deve sapere… Con un po’ di organizzazione, però, si può gestire bene anche un’emergenza baby sitter. E renderla un’esperienza positiva per te e, soprattutto, per i bambini. Ecco qualche consiglio.
Prepara il “Piano baby sitter di emergenza”
La baby sitter a chiamata serve in emergenza: la tua baby sitter “ordinaria” prende l’influenza, la nonna ha un impegno importante e non può stare con i bambini, devi fermarti di più al lavoro. E emergenza fa rima con stress, nervosismo e bambini capricciosi. Quindi, per non trovarti completamente spiazzata quando arriva l’imprevisto e devi chiamare una baby sitter, è importante avere già un “piano emergenza” pronto. Se i bambini vedranno che gestisci la situazione con calma si sentiranno rassicurati e affronteranno la novità con serenità. Ecco alcune cose a cui pensare.
Quanto hai bisogno della baby sitter?
Forse la baby sitter a chiamata ti serve meno di quanto pensi! Hai controllato se, come mamma lavoratrice, hai diritto a permessi speciali? E il papà? Sembra un consiglio scontato, eppure succede che genitori che lavorano non conoscano i loro diritti. Non sappiano, per esempio, di avere diritto a permessi per malattia del bambino, ore per allattamento (retribuite al 100%) e altro. Succede soprattutto quando si lavora in imprese piccole. Sul sito dell’INPS trovi uno schema con i principali diritti dei genitori lavoratori. Per altre informazinoi puoi informarti presso i sindacati o chiedere al consulente del lavoro dell’azienda.
Scegli la baby sitter a chiamata prima dell’emergenza.
Sì, esistono servizi che mandano a casa una baby sitter anche chiamando un’ora prima. Ma come reagisce tuo figlio all’idea di passare il pomeriggio con una sconosciuta? E quanto ci metti e spiegare le cose importanti a una persona che non ha mai visto i tuoi figli e casa tua? Quindi è fondamentale avere pronta una – o anche più – persone di riferimento in caso di emergena baby sitter, prima che l’emergenza si verifichi. Può anche essere la nonna, una zia, o una baby sitter che vive in zona e che hai già selezionato. In ogni caso devi sapere già a chi rivolgerti in caso di necessità dell’ultimo momento.
Fai un inserimento
Immagina tuo figlio che esce da scuola e, invece della nonna che viene sempre a prenderlo, trova una baby sitter che ha visto l’ultima volta tre mesi fa. Come reagisce? Naturalmente tutto dipende dall’età del bambino, dal suo carattere, da quanto è abituato a stare con altre persone, dalla presenza di fratelli e così via. Ma in ogni caso sarà tutto più semplice se la baby sitter a chiamata è una persona con la quale i bambini hanno familiarità. Quindi nel tuo piano di emergenza prevedi un periodo di inserimento con la baby sitter a chiamata e delle occasioni di incontro periodiche, per abituare il bambino alla baby sitter. Almeno una volta al mese.
Anche se sono i nonni a fare da baby sitter a chiamata, ci vuole un piccolo inserimento. Il bambino li conosce, ma loro sanno dov’è la piscina, dove è meglio parcheggiare vicino alla scuola, dov’è il parco preferito? Come parte del tuo piano di emergenza, prevedi dei pomeriggi di “affiancamento” con i nonni. Così sarano pronti in caso di necessità.
Istruzioni per la baby sitter a chiamata
In una situazione di emergenza non avrai tempo di spiegare alla baby sitter a chiamata tutto quello che deve sapere. Ma anche se non si tratta di una vera e propria emergenza, la baby sitter che viene da te una sera al mese, potrebbe non ricordarsi che tuo figlio è allergico alle noccioline. Quindi, prepara una scheda con le istruzioni per la baby sitter che lascerai in casa e che salverai sul telefono, per poterla inviare facilmente alla baby sitter di emergenza.
Le chiavi di casa
Prevedi un piano “chiavi di casa”, per le urgenze. Se un imprevisto ti costringe a far tardi al lavoro, sapere che puoi chiamare una baby sitter ti dà tranquillità. Se, in più, hai già prevsito il modo per lei di prendere le chiavi di casa, ancora meglio. Lasciane una copia a un vicino di casa o a un parente e metti tutto nel tuo foglio istruzioni.
Stabiliti i punti principali del tuo piano emergenze, vediamo qualche idea per gestire la baby sitter a chiamata.
Trovare una “baby sitter supplente”
Se hai già una baby sitter, trovarne una a chiamata, che entri in scena quando la tua baby sitter ha un imprevisto, è semplice. Prima di tutto, quando scegli la baby sitter che si occuperà stabilmente dei bambini tieni conto anche della sua disponibilità extra, in modo da poterti rivolgere a lei anche in casi di emergenza. Per esempio:
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la baby sitter che si occuperà dei bambini dopo la scuola, è anche disponibile la mattina se il bambino non sta bene o c’è sciopero? La baby sitter del piccolo è disposta ad occuparsi anche del grande, quando c’è bisogno? Puoi anche stabilire delle ore di lavoro extra ogni mese, che potrai usare per un’uscita serale o per imprevisti;
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chiedi alla tua baby sitter di indicarti una baby sitter “supplente”. Potrebbe essere la soluzione più semplice. Naturalmente dovrai incontrarla e farla incontrare al bambino, ma il fatto che le due baby sitter si conoscono renderà più semplice la sostituzione;
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chi ha detto che la baby sitter deve essere una sola? potresti avere una baby sitter principale, e una a chiamata, per la sera e per le emergenze. Puoi selezionarle insieme e fare insieme il periodo di inserimento;
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prova a chiedere a una vicina di casa, a un’amica che non sta lavorando in questo momento, o alla mamma di un compagno di classe se sono disponibili a fare da baby sitter nelle emergenze. Potresti avere una possibile baby sitter a chiamata davanti agli occhi ..e non saperlo.
Se fai tardi al lavoro, hai un imprevisto
Non c’è niente di più stressante che rendersi conto che non farai in tempo ad arrivare a scuola in tempo per l’uscita dei bambini e non sapere cosa fare. Per non dover ricorrere a chiamate disperate alle mamme dei compagni di classe, la cosa più semplice è sfruttare i servizi post scuola.
Quasi tutte le scuole offrono un servizio di post scuola, ed è la soluzione più semplice per le emergenze. Importante però è essere già iscritti. Dunque, anche se pensi che non ne avrai mai bisogno, iscrivi il bambino al post scuola e fallo rimanere ogni tanto, anche solo una volta al mese, perché il posto gli sia familiare. Avvisalo che ogni tanto potrebbe succedere che rimanga un po’ lì all’uscita da scuola. Se il post scuola non fa per te, cerca una baby sitter di emergenza che abiti vicino alla scuola. Ricordati di farla conoscere al bambino, di fare un inserimento e di organizzare ogni tanto un pomeriggio bambino – baby sitter anche se non hai emergenze.
Se vuoi uscire ogni tanto una sera
Ma la baby sitter a chiamata non serve solo per emergenze e imprevisti. Può servire anche per concedersi una serata in coppia, oppure per prendere del tempo per te. Anche solo un pomeriggio di calma, senza dover correre dal lavoro a scuola con i minuti contati.
Diciamo la verità: non è facile trovare una baby sitter disponibile per una sera o per un pomeriggio solo quando ti serve. Proprio perché si tratta di baby sitter occasionali, non è scontato che siano disponibili proprio quando vorresti, magari con breve preavviso. Il nostro consiglio quindi è di avere almeno un paio di baby sitter di riferimento. Oppure di stabilire una data fissa, anche se si tratta solo di una volta al mese,
Se la baby sitter resterà con i bambini la sera, fai in modo che arrivi almeno un’ora prima, così potrà iniziare a giocare con il bambino, e quando uscirai di casa sarà più facile. Nel nostro post sulla baby sitter di notte trovi molti altri consigli.
Altra possibilità da considerare per un’uscita serale con una coppia di amici con figli è quella di condividere la baby sitter: un’unica baby sitter per tutti i bambini. Così è tutto molto più semplice, i bambini stano insieme e diventa anche per loro una serata speciale.
Se hai bisogno di un paio di ore libere, una soluzione di emergenza può essere una ludoteca o le aree gioco dei centri commerciali. Certo, non è come la baby sitter a chiamata, ma se hai bisogno di un po’ di “stacco” può essere una soluzione. Il bambino si diverte e tu puoi prendere un caffè, rispondere a una email o fare una telefonata tranquilla. A volte può fare una grande differenza!
Come retribuire la baby sitter a chiamata?
La baby sitter a chiamata lavora in modo occasioanle, per definizione. Il modo più semplice di pagare il suo lavoro è tramite il libretto famiglia , che permette di retribuire in modo regolare il lavoro svolto, ma senza troppe complicazioni amministrative. Si può fare tutto online e nella retribuzione oraria sono già compresi contributi e assicurazione.
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