Come essere sicura che la baby sitter che hai scelto per il tuo bambino è una brava baby sitter? Immagina di vedere la tua baby sitter all’opera. Cosa devi guardare per capire se tuo figlio è in buone mani? Scopri con noi quali gesti, abitudini, comportamenti e caratteristiche fanno della baby sitter che hai scelto la persona più adatta a cui affidare il tuo bambino.
Indice
La scelta di una baby sitter non si esaurisce con la fase di selezione. Il processo di inserimento di una baby sitter in famiglia può essere più lungo. Anzi, deve essere più lungo. Non solo perché sarà necessario attraversare un periodo di transizione, per abituare il bambino alla baby sitter.
Per poter monitorare il comportamento della baby sitter cerca di tornare qualche volta un po’ prima dal lavoro, e di lasciare che la baby sitter continui a fare il suo lavoro mentre tu sei in un’altra stanza. Chiedi a una persona di cui ti fidi, magari una nonna o un’amica, di passare un po’ di tempo a casa tua mentre tu non ci sei. Chiedi un feed back puntuale ai genitori degli amichetti di tuo figlio, che vedono la tua baby sitter fuori scuola o al parco. Poni loro domande precise, sulla base di quello che leggerai qui sotto.
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La brava baby sitter sa comunicare
Una corretta comunicazione serve a gestire i momenti critici, i pianti del bambino, gli attimi di noia o di nervosismo. Anzi, il più delle volte serve anche ad evitare che si verifichino. Una brava baby sitter sa entrare in empatia con il tuo bambino, capire i suoi sentimenti e correggere i suoi comportamenti con positività. Come? comunicando con lui nel modo giusto. Ma andiamo sul pratico.
Prima cosa: la brava baby sitter parla sempre con tono calmo e pacato, non grida, la sua voce non è né troppo acuta né strozzata. Anche quando il bambino ha perso la calma, lei la mantiene. E non fa mai “a chi grida di più” con tuo figlio. In ogni caso, si esprime con buona educazione e correttezza tanto con gli adulti quanto con i bambini.
Calmare e convincere
Immaginiamo poi che il tuo bambino sia molto arrabbiato o triste, e lo stia manifestando con comportamenti anche scomposti. Una brava baby sitter cerca di calmarlo innanzitutto facendolo sentire compreso. Dice quindi:
So che sei arrabbiato, ma non posso permetterti di picchiare il tuo fratellino NON: Smettila subito di colpirlo!
Oppure: Lo so, vuoi la tua mamma, adesso NON: Sei troppo grande per piangere
Una brava baby sitter sa anche usare con naturalezza la Legge del Quando per convincere i bambini a fare qualcosa che non vogliono. Tutti i bambini diventano più collaborativi quando prometti loro che potranno fare qualcosa di piacevole dopo aver fatto quello che gli stai chiedendo. Per esempio, la tua baby sitter dovrebbe dire qualcosa del tipo:
Quando smetti di piangere leggiamo insieme una storia NON: Se mi prometti di smettere di piangere ti do un biscotto.
Osserva anche il modo in cui la tua baby sitter chiede al bambino di interrompere un’attività per farne un’altra. Puoi considerarla davvero brava se, nel fare le sue richieste al bambino, gli concederà un tempo di preavviso. Qualche minuto che il bambino utilizzerà per congedarsi da ciò che sta facendo e abituarsi all’idea di fare quello che la baby sitter gli chiede. Quindi la brava baby sitter dice:
Fra poco si mangia NON Vieni subito a tavola ché si fredda
Oppure: Fra un po’ è ora di andare a nanna, piano piano comincia a prepararti NON Mettiti il pigiama!
Se deve insegnare qualcosa, o correggere un comportamento sbagliato, la brava baby sitter preferisce dire come si fa, non cosa non si fa. Dice allora:
Per favore, tieni la forchetta come faccio io NON: Le posate non si tengono così!
Rassicurare ed empatizzare
Come dicevamo, la brava baby sitter è capace di sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda del bambino. Sa capire i suoi sentimenti e mostrargli i propri per metterlo a suo agio, conosce i meccanismi della paura nei bambini, sa farlo stare bene quando tu non ci sei.
Alcune volte i bambini pensano di non piacerci, di essere sbagliati. La brava baby sitter si ricorda di esprimere di tanto in tanto al bambino il suo piacere di passare del tempo con lui. E non ha paura di dirgli esplicitamente quanto lo trovi straordinario! Fai quindi caso se, ogni tanto, dice frasi del tipo:
Lo sai che mi sei proprio simpatico?
Oppure: Sei gentile ad aiutarmi con i piatti, grazie NON: Metti giù i piatti prima di romperli
Infine, la brava baby sitter è capace di parlare di sé e di quello che prova per stimolare a sua volta l’empatia del bambino e convincerlo a comportarsi in modo collaborativo. Fai quindi attenzione a come la baby sitter esprime i propri bisogni e le proprie sensazioni:
Scusami, sono stanchissima, non ce la faccio a giocare adesso NON: Mi hai stancato
Oppure: Ho bisogno di aiuto per mettere a posto la tua stanza NON: Guarda che disastro hai fatto in camera tua
Oltre le parole
Oltre ad ascoltare le parole della baby sitter, osserva (o chiedi di osservare a chi ti sta danno una mano in questa fase di monitoraggio) i suoi gesti, il suo linguaggio non verbale. Una brava baby sitter:
- cerca sempre il contatto visivo con il bambino, guardandolo negli occhi;
- si siede per terra, o si inginocchia per essere al livello del bambino, senza sovrastarlo.
Ultima cosa: la baby sitter sa comunicare anche con te. Quando torni sarà lei a farti un resoconto della giornata, prima che tu glielo chieda. Le attività, i compiti, i pasti, gli umori della giornata: lei li avrà osservati con attenzione e saprà riferirteli in modo specifico, onesto, cortese.
La brava baby sitter è un grande capo
Be’… sì. Deve salvaguardare i bambini, gestirli nella vita quotidiana, continuare il tuo “progetto educativo” anche quando tu non ci sei. Se non è un capo questo! Ma cerchiamo di essere più specifici per scoprire come, effettivamente, tutte le caratteristiche che definiscono un grande capo definiscono anche la brava baby sitter, anzi la baby sitter perfetta.
La brava baby sitter dà l’esempio
Non educa con tante parole ma dando l’esempio. Lei per prima, allora, si laverà le mani prima di pranzo, o non starà sempre con il cellulare in mano. Seguirà con scrupolo le regole della casa e tutte le istruzioni per la baby sitter che avrai preparato. Tu, dal canto tuo, verifica che abbia capito e memorizzato tutto. Non esitare a parlarne e riparlarne. Come ogni grande capo la brava baby sitter mostrerà entusiasmo, positività e partecipazione. I bambini non potranno non imitarla.
Pratica il rispetto
Innanzitutto il rispetto delle regole. Quelle che mamma e papà hanno stabilito. Dai un’occhiata a come fa mangiare il bambino (da solo, come le hai chiesto tu, o lo imbocca per fare prima?). A che ora lo mette a nanna. Chiedi a tuo figlio se e cosa ha visto in tv, per verificare se le tue regole sono state rispettate.
Una baby sitter deve poi rispettare la diversità di ogni bambino e la diversità dei bisogni e delle competenze di ciascuna età. Durante la tua osservazione “sul campo ” controlla che non chieda al bambino cose che non può fare rispetto alla sue età, o che non ignori sistematicamente i gusti e le preferenze di tuo figlio.
Motiva ed entusiasma
La brava baby sitter non esita a dare feed back positivi. Riconosce gli sforzi del bambino e li premia. Se deve correggere un comportamento lo fa in positivo. Quindi è tutto a posto se la senti dire spesso al tuo bambino:
Bravo, così si fa! – Che bello, sei stato bravissimo! – Buona idea, ma la prossima volta prova a fare così
Poi, la brava baby sitter è originale e creativa nell’affrontare i suoi compiti, senza dimenticare limiti e confini: se ogni giorno, o quasi, la vedi arrivare con una nuova attività da proporre, un gioco da fare con il bambino, davvero sta facendo un buon lavoro con tuo figlio.
Infine, incoraggia e premia la collaborazione. Ascolta e fa partecipare i bambini nel processo decisionale, nei limiti del giusto. Quindi, tutto bene se la senti chiedere a tuo figlio:
Che facciamo oggi, un disegno o un collage?
Ma, poiché è lei il capo, spetta a lei prendere le decisioni importanti e far rispettare le regole. Quindi, molto meno bene se la senti dire frasi del tipo:
Oggi li vuoi fare i compiti? Oppure: lo vuoi fare il bagnetto?
Ma soprattutto, la baby sitter prende le decisioni
Un capo è qualcuno che deve prendersi la responsabilità di agire, se necessario e prendere delle decisioni. Osserva bene come la tua baby sitter reagisce, per esempio, davanti a un litigio fra bambini. Fino a che punto lascia fare, per vedere se tuo figlio è capace di cavarsela da solo, e quando interviene perché ha capito che la situazione va gestita da un adulto? Quando sei con lei, ponile dei quesiti del tipo: “Tu cosa faresti se?”. Chiedile consiglio, verifica quanto sia propensa ad assumersi la responsabilità del suo ruolo.
In fondo, questo è proprio uno dei motivi per cui hai affidato la cura del tuo bambino a una baby sitter. Perché prenda decisioni al tuo posto quando serve. Se ti rendi conto che, in tua assenza, alla minima difficoltà prende il telefono per chiamarti e chiederti cosa fare, è evidente che non hai davanti una brava baby sitter!
Ora che siamo arrivati alla fine, la regola aurea. Per capire se la tua baby sitter è un brava baby sitter, osserva il tuo bambino quando torni. Se è allegro e chiacchierino, se ti mostra entusiasta un disegno o un lavoretto, se è in pigiama all’ora del pigiama… bè, stai tranquilla. Hai trovato la baby sitter giusta.
E voi che ne dite? Come avete fatto per capire che tipo di baby sitter avevate davanti? Raccontateci la vostra esperienza, vi aspettiamo!
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