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Facciamo un test. Hai la sensazione di essere costantemente in ritardo? Ti sembra sempre di aver dimenticato qualcosa? Se lavori ti rimproveri di non stare con la famiglia e se stai con la famiglia ti rimproveri di non lavorare abbastanza? Se hai risposto sì ad almeno due domande su tre, sei ufficialmente una mamma stressata. Serve aiuto. Se hai una baby sitter, è venuto il momento di trarre il meglio dalla sua presenza, e di fare di lei la tua prima alleata. Se non ce l’hai, considera di cercarne una. Come fare? Leggi i nostri consigli per mamme stressate e fatti aiutare!

Se i nonni latitano o il loro appoggio non basta. Quando la scuola è chiusa oppure i bambini sono malati e non ci possono andare. Se hai tre figli e un marito workaholic. Tu lavori duro fuori casa, ma la gestione del “dentro casa” è comunque sulle tue spalle. Hai bisogno di un aiuto: una baby sitter, almeno di tanto tanto. E se già ce l’hai ma sei comunque stanca e stressata, devi farti aiutare di più. Per questo abbiamo pensato di incentrare i nostri consigli per mamme stressate sulle strategie per trarre il meglio dalla relazione con la baby sitter. 

Consigli per mamme stressate. 1: Scegli

Come scegliere una baby sitter? La prima cosa, la più importante è scegliere bene e senza fretta. Sia che tu ti affidi al passaparola sia che tu preferisca iscriverti a un sito per cercare baby sitter, l’importante è aver chiaro quello che stai cercando. Definisci in primo luogo i tuoi obiettivi e poi fai una lista di tutto quello che ti serve: i giorni e gli orari, le attività in cui hai bisogno di supporto (portare in piscina il più piccolino oppure dare un aiuto compiti al più grande?), le attività accessorie (ti serve anche che la baby sitter faccia un po’ di pulizie?).


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Per cominciare ad aver un quadro più preciso, e sapere cosa cercare, ti consigliamo di leggere il nostro post sulle competenze della baby sitter. Cosa deve fare una baby sitter e quali caratteristiche deve avere?

Qual è la tua baby sitter ideale?

Una volta definiti gli obiettivi, descrivi sulla base di questi il ritratto della tua baby sitter ideale:

  • età: dipende un po’ dall’età dei tuoi bambini. Di solito come baby sitter per neonati si preferisce una signora più matura e di esperienza, mentre per due ragazzini delle elementari andrà benissimo una ragazza giovane e piena di forze. Ma la scelta dipende anche dagli orari: se hai bisogno di una tata tutto il giorno, è un discorso. Se cerchi una baby sitter notturna meglio orientarsi verso una studentessa che, priva di obblighi familiari, sarà probabilmente più flessibile;

  • livello e qualità dell’esperienza: qui devi scegliere in base alle tue necessità. Seleziona chi ha già lavorato con bambini dell’età dei tuoi, o ha già svolto mansioni analoghe a quelle che tu chiedi;

  • formazione: è importante soprattutto in due casi. A) come sostituta dell’esperienza sul campo B) se i tuoi bambini hanno qualche bisogno speciale oppure tu vuoi una baby sitter di impostazione particolare (per esempio, montessoriana);

  • altre caratteristiche: la patente, l’abilità nel disegno, la familiarità con cani e gatti, la conoscenza dello yoga, la capacità di preparare meravigliose merende per bambini… nel curriculum di baby sitter che guarderai cerca le competenze che ti sembrano più affini alle necessità e ai gusti dei tuoi bambini.

Un discorso a parte merita la personalità, che è centrale per scegliere la baby sitter. Ti consigliamo di leggere i nostri consigli su come fare la baby sitter, dedicati da una tata molto esperta alle sue colleghe più giovani: avere  la giusta attitudine è considerato fondamentale anche dalle addette ai lavori. Quindi non sentirti in colpa se per scegliere la baby sitter ti affiderai anche all’istinto e all’empatia!

Consigli per mamme stressate. 2: Delega

Ohhh, adesso che hai scelto la tua baby sitter, è venuto il momento di farti aiutare davvero. Molto spesso facciamo fatica a delegare davvero la cura del nostro bambino, manca un vero e proprio atto di fiducia e cerchiamo di supplire con un controllo continuo. Il risultato? La baby sitter è come non averla, o quasi. Se anche ci alleggerisce un po’ sul piano pratico, non ci aiuta a stare più tranquille, a mettere da parte quello stato di preoccupazione costante “da mamma”. Quindi fai tesoro di questi consigli per mamme stressate: più delega vuol dire meno stress!

Consigli per mamme stressate: delega

Le 3 regole della delega (e della fiducia)

Se vuoi evitare di fare anche tu questo errore, segui queste regole:

  1. dì tutto quello che c’è da dire all’inizio, magari compila una lista di istruzioni per la baby sitter dove lei può trovare tutto quello che le serve per gestire casa e bambino. Parlane con lei. Assicurati che abbia capito, incoraggiala a fare domande. Monitora la situazione per una settimana o una decina di giorni: “tutto ok con il pranzo?”, “per le medicine hai fatto come concordato?”. Dopodiché, dalle fiducia. Non smettere di osservare i risultati della sua azione, ma non tormentarla di domande;
  2. quando la baby sitter arriva, tu vai via: devi abituare il bambino baby sitter. Superato il primo periodo, lasciala libera (e sola con il tuo bambino). Se tu sei lì per mezzore intere dopo il suo arrivo, con continue incursioni in cameretta, penserà che la stai sorvegliando. I bambini dal canto loro non ci capiranno più niente: chi è il capo?
  3. non tempestarla di telefonate: la farai sentire come una minorenne sotto tutela, qualunque sia la sua età, laddove lei è l’adulto che si sta occupando del tuo bambino! Inoltre, ogni telefonata la distrarrà dal suo compito principale, che è quello di occuparsi di tuo figlio e di non perderlo d’occhio specie se piccolo.

Consigli per mamme stressate. 3: Comunica

La relazione fra famiglia e baby sitter è una relazione di comunicazione. La comunicazione serve a stabilire un rapporto di fiducia reciproca; sulla fiducia si costruisce la collaborazione. Evidentemente, la comunicazione fra baby sitter e famiglie per funzionare deve avere tre caratteristiche essenziali e deve essere:

  • paritaria: tu parli e lei ascolta, lei parla e tu ascolti. Entrambe avete cose interessanti da dire nell’interesse del bambino (se vuoi, chiedi alla baby sitter di fare un resoconto delle attività a fine giornata: vi darà una buona base di discussione);
  • costante: non si parla con la baby sitter solo  in casi di emergenza, si parla ogni giorno del bambino dei suoi progressi, delle sue difficoltà, della sua vita quotidiana;
  • serena: ogni osservazione dall’una e dall’altra parte deve essere fatta con tranquillità e buona educazione in un’ottica di miglioramento continuo: lo scopo non è avere ragione ma trovare la giusta soluzione ai problemi.

E perché ci sia una buona comunicazione, certe volte bisogna… tacere. Sembra un paradosso ma non lo è. Ci sono infatti delle cose che alle baby sitter non bisogna dire mai. 

Le 5 cose da non dire mai alla baby sitter

Trovare una  brava baby sitter richiede molto tempo e non poche energie. Una volta che l’hai trovata è buona regola cercare di tenerla il più a lungo a possibile. A questo scopo evita frasi (e comportamenti) che possono rischiare di rovinare la relazione, umana e professionale. Abbiamo inserito questa piccola lista all’interno dei nostri consigli per mamme stressate perché non c’è nulla di più stressante di essere “mollati” dalla baby sitter e dover ricominciare tutto da capo!

Quanto avevamo detto che ti davo? 

Meglio parlare di soldi prima, sempre. Nel caso della baby sitter che lavora regolarmente per te il problema non si pone, hai probabilmente regolato tutto prima. Ma con la baby sitter occasionale, magari giovane, che viene ogni tanto la sera, puoi avere la tentazione di rimandare a dopo gli accordi. E lei, d’altro canto, magari è timida e non ti chiede. Be’ spetta a te essere chiara fin dall’inizio, perché la relazione di lavoro sia soddisfacente per entrambe le parti.

Non hai steso la lavatrice?

No, non lo farà a meno che non abbiate accordi pregressi. Alla baby sitter spetta mettere a posto e pulire le cose e gli spazi del bambino (cucina inclusa, se ha mangiato), non tutta la casa. Se hai bisogno di un aiuto in casa, dillo prima e regola conseguentemente gli accordi economici.

Sei già uscita di casa? Perché, sai, non ho più bisogno

I patti sono patti, non si disdice all’ultimo minuto. Considera che la baby sitter ti ha riservato del tempo, magari rinunciando a un altro lavoro. Ad essere corretti la dovresti pagare lo stesso.

Scusa, arriviamo con mezzora di ritardo

Non fare ritardo, o almeno: non in maniera sistematica. La baby sitter a lungo andare avrà l’impressione che non la rispetti, e che gestisci il suo tempo come se non valesse nulla.

Oggi vengono  a giocare Andrea, Luca, Fabio, Sofia…

Probabilmente nulla è più irritante per una baby sitter del vedersi affidare amichetti e figli di amici senza preavviso. Considera che è molto faticoso occuparsi di tanti bambini contemporaneamente e che, inoltre, si tratta di un lavoro che  dovrebbe essere pagato di più. Considera di decidere il costo orario baby sitter anche in relazione a questo aspetto. E avverti la tua baby sitter con anticipo. 

I nostri consigli per mamme stressate finiscono qui. E tu, che strategia anti-stress utilizzi? Facci sapere!