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Il centro invernale per bambini: come sceglierlo? Le proposte sono tante e diverse e scegliere bene richiede un po’ di attenzione e di tempo. Tempo ben speso, perché i bambini sono in vacanza e oltre al dovere di fare i compiti hanno il diritto di divertirsi. Ecco quello che dovresti aspettarti da un centro invernale di qualità e tutte le domande da fare .

Se hai scelto il centro invernale invece della baby sitter per le vacanze di Natale, assicurati di scegliere bene. I centri per bambini durante le vacanze scolastiche sono diventati un business. Ci sono moltissime offerte, soprattutto nelle grandi città. Oltre alle tradizionali proposte di centri sportivi e GRES ( i GRuppi EStivi parrocchiali), associazioni di tutti i tipi propongono centri invernali: librerie, musei, scuole di danza, scuole di lingua, teatri. Davanti a tanta offerta, serve un po’ di attenzione per assicurarsi di scegliere un posto dove tuo figlio starà bene.

Un centro invernale non è il baby parking del centro commerciale, ma una piccola comunità con le sue regole e i suoi partecipanti, dove tuo figlio vivrà la maggior parte del suo tempo durante le sue vacanze. Deve essere uno spazio bello, dove fare qualcosa di stimolante, seguito da persone esperte e preparate per lavorare con i bambini. Ecco come distinguere un centro invernale di qualità da un baby parking improvvisato. 

Non scegliere sulla carta

Un volantino ben fatto e colorato non assicura la qualità e quello che in teoria sembra un bellissimo centro invernale potrebbe deludere nella realtà. Il primo consiglio, allora,  è di prendere informazioni, chiedendo ai genitori (o ai bambini) che lo conoscono e facendo un giro in rete per saperne di più. E poi , soprattutto, vai a vedere il posto e incontra le persone. Prendi un appuntamento per parlare con il coordinatore o uno degli animatori, perché parlare con una segretaria potrebbe non essere utile. Senti che effetto ti fa il posto, e che effetto fa a tuo figlio.  Ma soprattutto fai domande. Quali? Te le suggeriamo qui sotto.

Con i bambini, avere un piano B è sempre una buona idea: scegli almeno due centri possibili, così non avrai brutte sorprese: se il centro che hai scelto non parte per mancanza di iscrizioni o se dopo il primo giorno a tuo figlio proprio non piace, avrai già un'alternativa.

Come riconoscere un buon centro invernale per bambini

Partiamo da qualche certezza. Il centro invernale per bambini di qualità è quello organizzato da chi normalmente lavora con i bambini, cioè da strutture o associazioni che hanno il lavoro con i bambini come “core business” delle loro attività. L’associazione di yoga che lavora tutto l’anno con adulti e poi propone un campo invernale per bambini può far nascere qualche dubbio, mentre se ad organizzare il centro è una libreria specializzata per bambini, la cosa ha più senso. 

Quanto conta la tradizione? Se la struttura organizza centri per bambini già da anni, questo indica esperienza. Ma anche in questo caso, non fidarti solo della fama del centro o del fatto che ” ci vanno tutti”: i centri di lunga tradizione a volte vivono di rendita, mentre centri nati da poco – proprio perché nuovi – possono mettere maggiore impegno nel garantire la qualità dei servizi. In ogni caso, quindi, vai a vedere di persona.

Operatori qualificati

Gli animatori di un centro invernale fanno tutta la differenza. È la presenza di persone capaci, formate e retribuite che garantisce la qualità di qualsiasi servizio rivolto ai bambini. Prima di scegliere a chi affidare tuo figlio, controlla chi sono gli animatori: sono minorenni? ( Non è raro trovare quattordicenni o sedicenni con il ruolo di animatore nei centri per bambini. Niente di male se c’è un animatore molto giovane, ma se lo staff è composto in prevalenza da minorenni ti sentiresti tranquilla?). E poi, sono pagati o volontari?

Oltre alla formazione, è importante anche il numero degli animatori, adeguato al numero di bambini presenti. Almeno 1 operatore/ 10 bambini per bambini più piccoli, 1/15 per i più grandi. Ma poi dipende dall’esperienza degli animatori e dalle attività proposte: ballano o giocano in squadra? Più facile tenerli d’occhio. Per il gioco libero invece serve più controllo.

Quanti sono e chi sono gli animatori? Sono pagati? Hanno la formazione e l'esperienza per lavorare con i bambini? Almeno uno ha seguito un corso di primo soccorso  e tecniche di disostruzione?


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Gruppi omogenei per età

Il centro invernale per bambini ideale? Quello che divide i bambini per gruppi di età, che non significa necessariamente materne da una parte ed elementari dall’altra (una bambina di 6 anni può trovarsi meglio con una di 5 che con una di 10). La maggior parte dei centri invernali accettano bambini dai 3 agli 11 anni. Un buon centro, però, divide poi i partecipanti per età proponendo attività diverse in spazi diversi. O, se si tratta di piccoli gruppi gruppi, attività adatte per tutti (gioco di squadra con squadre miste, laboratori adattabili a bambini di diverse età).

Nei centri invernali per bambini i gruppi sono più piccoli che nei centri estivi. Verifica che il gruppo che frequenterà il centro sia giusto per tuo figlio: una bambina di 10 anni che si ritrova in un gruppo di maschietti di 6 anni si annoierà, e viceversa. Se lo iscrivi insieme a un amichetto sarà tutto più facile, ma se è da solo meglio partire con le migliori premesse.

Quanti bambini al massimo sono accettati? Quanti anni hanno gli altri iscritti? Sono divisi per età quando giocano o quanto fanno attività? Se non sono divisi, che attività vengono proposte?

bambino con albero di natale centro invernale per bambini

Le attività: sensate, diversificate e libere

E veniamo alle attività. Cosa farà tuo figlio tutto il giorno? Nel caso del centro estivo è più facile, perché tra piscina e campi di calcio si va sul sicuro. Ma in inverno le attività sono al chiuso, quindi è importante capire cosa si fa, per non rischiare che le attività si esauriscano nello stare seduti a disegnare o incollare. Non accontentarti di descrizioni vaghe come “laboratori ludico didattici”, cineforum o stage di danza che significano poco (disegneranno per tutto il pomeriggio? saranno messi davanti alla tv? balleranno per tre ore? ). Chiedi i dettagli di quello che si fa durante la giornata. 

Un buon centro invernale propone attività:

  • sensate: non è scuola e non si deve per forza imparare qualcosa, ma quello che si fa al centro (anche se si tratta di gioco libero) dovrebbe sempre avere un valore educativo. Per esempio sviluppare le abilità motorie, l’autostima, il rispetto per gli altri;
  • diversificate: gioco in movimento alternato a momenti più tranquilli (i bambini non dovrebbero tornare a  casa annoiati, ma neanche stremati);
  • libere: il bambino che non ha voglia di partecipare deve avere modo e spazio per fare altro (leggere, giocare da solo, sdraiarsi a riposare);
  • prevedono uno spazio per il gioco libero

In alcuni centri invernali per bambini sono previste anche uscite e la possibilità di fare i compiti. Valuta anche questo prima di scegliere.

Il campus al museo di paleontologia per l’amante dei dinosauri, la scuola di cucina, il centro di danza. Il consiglio più ovvio è quello di proporre ai bambini qualcosa che già li appassiona. Ma prova anche a proporre qualcosa di completamente diverso: creare un fumetto, dipingere un murales, costruire burattini. Il fanatico del pallone potrebbe scoprire che gli piace dipingere. Anche provare qualcosa di nuovo è vacanza.

L’importanza degli spazi

Importantissimi, gli spazi di un centro invernale per bambini definiscono l’atmosfera generale del centro: strutture molto grandi accolgono gruppi più numerosi di bambini e quindi richiedono una struttura e organizzazione più rigida, mentre i centri più piccoli tendono a essere più informali e più flessibili. Piccoli gruppi o grandi gruppi? Qui la scelta dipende da quello che fa stare meglio tuo figlio, quello che preferisce per carattere e per indole. A prescindere dalla dimensione, comunque, in un centro di qualità gli spazi sono:

  • accoglienti
  • sicuri
  • puliti
  • diversificati: uno spazio per mangiare, uno per giocare, un angolo per chi vuole stare per conto suo a disegnare
  • riscaldati (ma non troppo)
  • e soprattutto dedicati, in modo che i bambini non entrino in contatto con il pubblico della struttura.

Costi chiari

Un buon centro invernale per bambini è chiaro e trasparente anche nei costi. Chiarezza significa che i costi indicati comprendono tutto, oppure che le spese extra sono indicate subito. Per evitare costi imprevisti e per comparare le diverse proposte anche dal punto di vista della spesa, chiedi prima se ci sono spese extra rispetto a quelle indicate: per esempio quota associativa, costo per i pasti, gite, assicurazione, costo di iscrizione, orario prolungato.

Accoglienza per i bambini con disabilità

Altro aspetto poco considerato è quello della capacità di accogliere bambini con disabilità. I centri  comunali e autorizzati devono essere in grado di accogliere bambini con disabilità, con operatori dedicati. In generale, il fatto  di garantire questa possibilità è indice di un’organizzazione ben strutturata, con esperienza e con la sensibilità necessaria a prendersi cura dei bambini.

Saluto la mattina e consegna al genitore

Altro segnale per capire la qualità del centro invernale per bambini è il momento dell’accoglienza e del saluto alla fine della giornata. Nei centri ben organizzati i bambini vengono accolti da operatori sorridenti, capaci di gestire momentanee crisi di abbandono o bambini assonnati. L’animatore con il fischietto alle 8 di mattina è un impatto un po’ duro per i bambini di qualsiasi età.  Anche il momento della riconsegna al genitore è data importanza: se puoi entrare, prendere tuo figlio e uscire senza che nessuno se ne accorga o lo saluti, ovviamente c’è qualcosa che non va.

Provare per un giorno

Le vacanza di Natale sono brevi, è vero, niente a che vedere con la scelta del centro estivo. Ma per essere sicura che tuo figlio si goda la sua vacanza (per quanto breve) e per non riportarlo a casa nervoso e scontento, fai un giorno di prova e tieniti pronta a mettere in atto il tuo piano B. Un buon centro invernale capisce le esigenze dei genitori e dei bambini e non esige il pagamento di una settimana a scatola chiusa ma permette di fare un giorno di prova. Se va bene, potrai trasformare la quota pagata in acconto per il pagamento della settimana o dell’intero periodo. E se non dovesse andare bene, potrai cambiare centro e non avrai speso soldi inutilmente.

Se tuo figlio torna a casa contento e la mattina non vede l’ora di andare al centro invernale per bambini, questo  è sicuramente un buon segno. Attenta però: un bambino può trovare bellissimo un posto dove può vedere un film e mangiare cioccolata tutto il pomeriggio. Quindi non affidarti solo al giudizio di tuo figlio: sicurezza, formazione degli operatori e qualità delle attività proposte vanno valutate con gli occhi di un adulto. Se tuo figlio è troppo piccolo, puoi provare a chiedere ai bambini più grandi all’uscita: cosa avete fatto? chi c’era con voi? cosa faceva l’animatore mentre giocavate? Senza che sembri un interrogatorio, cerca di capire cosa succede durante la giornata.

E tu come hai scelto il centro invernale per bambini? Tuo figlio si è trovato bene? Raccontacelo.